F.A.Q.
Domande Frequenti
Che cos’è la celiachia?
La celiachia è una malattia cronica multifattoriale, provocata da una sostanza chiamata glutine che è contenuta in frumento, farro, orzo avena, kamut, segale, spelta e tritale, e quindi in tutti gli alimenti derivanti dai suddetti cereali.
La dieta senza glutine è l’unico trattamento scientificamente accettato per le persone affette da celiachia, l’intestino infatti vede il glutine come un elemento tossico.
Il malato infatti una volta ottenuta la diagnosi certificata, deve seguire una dieta varia ed equilibrata ma assolutamente senza glutine.
Il DM 10 agosto 2018, oltre altre alle categorie erogabili, stabilisce anche i nuovi tetti di spesa per l’acquisto dei prodotti in esenzione, come risulta dalla tabella sottostante.
Fasce di età /Limite mensile maschi (€) /Limite mensile femmine (€)
6 mesi – 5 anni / 56 /56
6 – 9 anni / 70 / 70
10 – 13 anni / 100 / 90
14 – 17 anni / 124 / 99
18 – 59 anni /110 / 90
> 60 anni /89 / 75
I celiaci preferiscono acquistare i prodotti senza glutine nei negozi specializzati, dove possono essere consigliati, come nel normale acquisto tradizionale. I negozi specializzati hanno il vantaggio di offrire centinaia di referenze e per il celiaco e chi sceglie di mangiare gluten free, è un punto di riferimento importante. Negli ultimi anni si è osservato un enorme aumento nel numero delle diagnosi di celiachia, ad oggi è l’intolleranza alimentare più frequente in Italia.
La terza edizione dell’Osservatorio Immagino (il rapporto semestrale di Nielsen e Gs 1 Italy che analizza le informazioni riportate sulle etichette di 90 mila prodotti di largo consumo alimentare intersecandoli con i dati di vendita). Lo studio distingue il mondo gluten free in due segmenti: i prodotti che riportano l’indicazione “senza glutine” sulla confezione e quelli con la spiga barrata, concessa dall’Associazione italiana celiachia alle aziende che ne facciano richiesta e i cui prodotti dimostrino il rispetto di precisi requisiti di sicurezza.
Le dichiarazioni degli operatori, infatti, non devono confondere e/o indurre in errore il consumatore per quanto riguarda le caratteristiche generali dell’alimento, la natura dell’alimento e la sua composizione attribuendo, o solo suggerendo, l’assenza di un certo ingrediente o sostanza, in questo caso specifico il glutine, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi, per natura e/o per composizione non lo contengono.
In caso di non conformità, la responsabilità civile, amministrativa e penale resta a carico dell’operatore del settore alimentare (Reg. 1169/2011, art. 8). Il nuovo decreto stabilisce che l’erogabilità è possibile solo per gli alimenti senza glutine classificabili come “senza glutine” “specificamente formulati per persone intolleranti al glutine” o “specificamente formulati per celiaci” ossia quegli alimenti sostitutivi di pane e pasta caratterizzati tradizionalmente dalla presenza di cereali contenenti glutine.
Le nuove categorie degli alimenti “senza glutine” erogabili gratuitamente sono stabilite dal DM 10 agosto 2018, e comprendono gli alimenti di base essenzialmente fonti di carboidrati:
a) pane e affini, prodotti da forno salati;
b) pasta e affini; pizza e affini; piatti pronti a base di pasta;
c) preparati e basi pronte per dolci, pane, pasta, pizza e affini;
d) prodotti da forno e altri prodotti dolciari;
e) cereali per la prima colazione.
I prodotti appartenenti alle categorie sopraelencate possono essere erogati gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale solo se inclusi nel Registro Nazionale dei prodotti senza glutine, di cui all’art. 7 del DM 8 giugno 2001, previa notifica da parte degli operatori del settore alimentare interessati.Il nuovo Registro Nazionale è stato pubblicato on line sul sito del Ministero della Salute
Tutti i vostri prodotti sono veramente senza glutine?
Il vostro pane con quale farina viene fatto?
Quali sono i prodotti mutuabili?
Con quali ingredienti vengono fatte le farine senza glutine.
Hanno da poco diagnosticato la celiachia a mio figlio, cos'altro debbo fare per evitare di farlo stare male, oltre a comprare prodotti senza glutine?
Non deve utilizzare posate che hanno toccato cibi con il glutine.
Durante la cottura della pasta, per esempio, oltre ad utilizzare una pentola a parte, dovrà utilizzare anche il mestolo a parte. L’ideale sarebbe avere posate da usare a parte con colori diversi dal resto, per non commettere errori.